scrittura creativa, venezia, voce di donna

Cavallettere | antologia di racconti

Qualcuno dovrebbe spiegare perché, quando si avvicina Natale, i giorni accelerano e le settimane svaniscono. Ho iniziato a scrivere quest’articolo il 27 ottobre, giorno in cui è stata scattata la foto, e mi ritrovo al 21 novembre senza sapere cosa ho fatto nel mentre. O meglio, potrei dire le singole cose che sono successe, però, ecco, come passa il tempo (e che ansia i panettoni in vetrina).

Ed ecco quanto: ta-daa! Il mio racconto L’olezzo tropicale è stato pubblicato insieme ad altre dieci storie in una bella antologia.

Cavallettere è un collettivo di scrittura nato dall’unione fortuita e fortunata di alunni cafoscarini, me compresa. Un anno e mezzo fa ci siamo ritrovati – come tutti – a improvvisare video-spritz, però dopo un po’ la cosa, oltre a produrre transaminasi in quantità, risultava abbastanza fine a sé stessa.

Ci siamo interrogati: come ci siamo conosciuti? – perché scriviamo – cosa sappiamo fare? scrivere – cosa vogliamo fare? – aprire le finestre su altri mondi, possibili e impossibili – eh? – scrivere, no? – ah, sì, sì. Sì!

E abbiamo cominciato. Tra noi siamo diversi, e pure parecchio, allora abbiamo cercato una cosa che ci accomunasse. Fare le pizze? No. Curare i bonsai? Macché. Scrivere? Non basta, andiamo avanti. Sciare? Quello, lo fa solo Ruben. Coltivare radicchio? Massi e Basileus, Valentina vorrebbe ma vive a Venezia. Gatti? Pussa via. E allora? Be’, io ascolto musica… pure io – pure io – pure io…

Ed ecco l’idea: partire da un brano musicale e costruire una storia. Abbia scritto, abbiamo letto ad alta voce (connessioni permettendo), abbiamo scritto tante annotazioni, riscritto, riletto, ri-ri-scritto, ri-ri-ri-letto, creato infine il gruppo whatsapp Editing crudele, dove cinque di noi (un filologo, un filosofo, un giornalista-sciatore, un’esperta di Shoa e io) hanno setacciato la crusca rimanente, riscritto, riletto eccetera e poi inviato il tutto al responsabile di Ca’ Foscari Alumni, che ha suggerito un editore.

Ed eccoci qua, nel salone di Palazzo Grimani a presentare lo scorso 27 ottobre per la prima volta la nostra cara antologia, con l’introduzione scritta dal già Magnifico Rettore Pier Francesco Ghetti (wow). Sulla destra c’è Davide Livieri, direttore della Casa Editrice el squero, che ha subito, ma davvero subito creduto in noi. Accompagnati dalle note di Rosaria De Filippis e dalla voce calda di Alessandro Bressanello, i nostri racconti sono finalmente usciti dalle video-chiamate per raggiungere persone vicine.

Ed è stato solo l’inizio. Il 26 saremo alla Biblioteca di Conegliano, poi a dicembre faremo le trottole tra Venezia, Trieste e Bruxelles (oh oui!) e dopo chissà.

Intanto il libro si trova sull’e-store dell’editore e fisicamente al bookshop del Museo di Palazzo Grimani, nelle librerie La Toletta e Acqua Alta di Venezia, al Giralibri di Mestre e all’Heimat di Marghera.

Che altro dire? Le storie sono fatte per essere raccontate e il connubio di voce e musica è il più bello che ci sia. Purché ci sia qualcuno che ascolti e si lasci trasportare altrove, in quei mondi che nessuno può violare perché custoditi nei giardini segreti delle nostre menti, delle nostre anime.

12 pensieri su “Cavallettere | antologia di racconti”

      1. Ho sempre pensato che dicembre, almeno fino al giorno di Natale, sia un mese magico! Non è caldo, non è freddo: pensiamo solo alla bellezza della festa e del solstizio…

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